Guerra di Jebel Akhdar

Guerra di Jebel Akhdar
Il forte di Nizwa bombardato dagli aerei d'attacco della Royal Air Force britannica durante la guerra di Jebel Akhdar.
Data10 ottobre 1954 - 30 gennaio 1959
LuogoSultanato di Mascate e Oman
Casus belliSupporto del sultanato dell'Oman nei confronti del Regno Unito
EsitoSconfitta dell'imamato di Oman
Adozione delle risoluzioni 2073, 2238 e 2302 sulla "Questione dell'Oman" da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
Schieramenti
Effettivi
1000 in totale, inclusi 250 SAS, 107 FAS, 123 MR, 476 NFR, 2 truppe Scout Car, 8 Royal Marines britannici e combattenti RAF (offensiva Jebel del 1959)[1][2]300 combattenti "hard core"[1][2]
1000 omaniti in totale[1]
Perdite
1 pilota britannico ucciso nelle campagne aeree del 1958[1]
13 militari britannici e di Mascate uccisi e 57 feriti (nell'offensiva del 1959)[1]
Diverse dozzine di persone uccise o ferite (nelle campagne aeree del 1958)[1]
176 morti, 57 feriti (nell'offensiva del 1959)[1]
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La guerra di Jebel Akhdar[1][3] o la guerra di Oman[4] (in arabo: حرب الجبل الأخضر, romanizzato: Ḥarb al-Jebel el-ʾAkhḍar, traduzione letterale: guerra della montagna verde o in arabo: حرب عمان, romanizzato: Ḥarb ʻumān), nota anche come ribellione di Jebel Akhdar,[5] scoppiò nel 1954 e di nuovo nel 1957 in Oman e vide contrapposti gli omaniti dell'imamato di Oman, guidati dal loro imam, Ghalib Alhinai, e il sultanato di Mascate e Oman, guidato dal sultano Sa'id bin Taymur.

I primi erano contrari ai piani di occupazione del sultano, sostenuti dal governo britannico, di accedere ai pozzi di petrolio nelle terre interne dell'Oman.[2][6][7][8] Il sultano Sa'id ricevette finanziamenti diretti per raccogliere una forza armata per occupare l'imamato di Oman dall'Iraq Petroleum Company (IPC),[2][6][9] un consorzio di compagnie petrolifere che era principalmente di proprietà delle attuali Royal Dutch Shell, Total, ExxonMobil e British Petroleum (BP);[10] quest'ultima era di proprietà del governo britannico.[11] L'imamato fu infine sostenuto da alcuni stati arabi. La guerra durò fino al 1959, quando le forze armate britanniche decisero di intraprendere interventi diretti usando attacchi aerei e di terra contro l'imamato, portando il sultanato alla vittoria.[1][7][12][13][14]

Le dichiarazioni firmate dai sultani di per consultare il governo britannico su tutte le questioni importanti,[15] i trattati commerciali ineguali firmati dalle due parti a favore degli interessi britannici[16][17][18] e il vasto controllo sui ministeri di governo del sultanato, compresi la difesa e gli affari esteri, esercitato dagli inglesi trasformò il sultanato in una colonia britannica di fatto.[6][19][20] La dichiarazione della presunta indipendenza del sultanato (interna ed estera)[21] da parte del Regno Unito, non era nient'altro che una mera illusione creata appositamente dal governo coloniale britannico soltanto per mascherare il fatto che il regime fantoccio del sultano fosse una colonia britannica di fatto.[22] L'Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la risoluzione "Questione dell'Oman" nel 1965, nel 1966 e di nuovo nel 1967, che invitava il governo britannico a cessare ogni azione repressiva contro i locali, a porre fine al controllo britannico sull'Oman e riaffermò l'inalienabile diritto del popolo omanita all'autodeterminazione e all'indipendenza.[20][23][24][25][26][27]

  1. ^ a b c d e f g h i Air Vice-Marshal Peter Dye. The Jebel Akhdar War: The Royal Air Force in Oman Archiviato il 3 marzo 2016 in Internet Archive.. (PDF) . Air Power Review. Centre for Air Power Studies. ISSN 1463-6298 Volume 11, Number 3, Winter 2008
  2. ^ a b c d Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore OmansInsurgencies
  3. ^ The Jebel Akhdar War Oman 1954–1959. Globalsecurity.org. Retrieved on 2012-04-12.
  4. ^ J. E. Peterson. Britain and 'the Oman War': An Arabian Entanglement Britain and 'the Oman War': An Arabian Entanglement. Pag. 285-298. Pubblicato online il 6 agosto 2008.
  5. ^ Mike Ryan, Secret Operations of the SAS[collegamento interrotto], Zenith Imprint, 2 maggio 2003, pp. 189–, ISBN 978-0-7603-1414-2. URL consultato il 12 aprile 2012.
  6. ^ a b c Dr Francis Owtram, A Close Relationship: Britain and Oman Since 1750, su qdl.qa, QDL. A Close Relationship: Britain and Oman Since 1750. 2014.
  7. ^ a b Principal Shaikhs and Tribes of Oman. A.C.Gallowey: File 8/62 Muscat State Affairs: Principal Shaikhs and Tribes of Oman. British National Archives. Pag. 69. QDL.
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore idea
  9. ^ Historical Summary of Events in the Persian Gulf. British National Archive: Historical Summary of Events in the Persian Gulf (208/222), su qdl.qa, QDL. British National Archive. Pag. 208.
  10. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore RLA
  11. ^ From Anglo-Persian Oil to BP Amoco. BBC: From Anglo-Persian Oil to BP Amoco BBC News. 11 agosto 1998.
  12. ^ (EN) Pauline Searle, Dawn Over Oman, Routledge, 2016, p. 20, ISBN 978-1-317-24210-9. URL consultato il 1° agosto 2017.
  13. ^ John Craven Wilkinson. John Craven Wilkinson: The Imamate Tradition of Oman The Imamate Tradition of Oman. Cambridge University Press. 2 aprile 2009.
  14. ^ Mark Curtis. British National Archives. Oman 1957-9. British National Archives. 2017.
  15. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore QDLM
  16. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore HTSHC2
  17. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Treaty
  18. ^ Report of the Ad Hoc Committee on Oman. Report of the Ad Hoc Committee on Oman United Nations Digital Library. File A/5846. 22 gennaio 1965. New York.
  19. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GR
  20. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore QoO
  21. ^ (EN) 'Historical Summary of Events in the Persian Gulf Shaikhdoms and the Sultanate of Muscat and Oman, 1928-1953' [93v] (191/222), su Qatar Digital Library, 30 maggio 2014. URL consultato il 22 settembre 2023.
  22. ^ (AR) النفط، والإمبريالية البريطانية، وموطئ قدمها في الخليج: روايات تأسيس الدولة العمانية, su الهامش, 30 giugno 2021. URL consultato il 22 settembre 2023.
  23. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ResAd
  24. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore firstResAd
  25. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore firstresolutiondetails
  26. ^ UN General Assembly, UN 2238 Question of Oman Resolution (1966) (PDF), su worldlii.org, worldlii. 1966.
  27. ^ UN General Assembly, UN Adopted Resolutions (1966), su worldlii.org, worldlii. 1966.

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